martedì 28 agosto 2012

I diversi stili di lettura: lettura – immedesimazione


È bello immergersi nelle pagine che stiamo leggendo, sentirle vibrare nella nostra anima e condividerle pienamente, pensare che “tutto è bello, tutto è perfetto, tutto è vero”, ma… è sempre giusta, ovvero, è sempre equilibrata, questa maniera di leggere? Non sarà che a volte ci facciamo trasportare troppo, e che i nostri neuroni sono un po’ troppo sensibili (fessacchiotti…) al fascino della pagina scritta?
Questo non vuole certo essere un attacco ai cuori dei lettori più appassionati (spesso solitari e sprezzanti del volgo…),  è più che altro una constatazione:  alcuni sensibilissimi lettori non riescono a mantenere le giuste distanze da ciò che stanno leggendo,  immedesimandosi in modo eccessivo nelle pagine che divorano con tutte le parti del loro corpo ( PRENDERE PER ORO COLATO LE COSE CHE SI LEGGONO….)
Sembra uno stile di lettura poco frequente, ma i  lettori di opere filosofiche e pseudofilosofiche  protendono spesso a immedesimarsi nelle parole di quelli che considerano dei maestri! Una forma di immedesimazione più subdola è quella del citazionismo esasperato: Il lettore che tende all’immedesimazione  impara a memoria frasi e stralci di un libro che lo emozionano e poi…li usa (li vomita letteralmente) al momento che ritiene più opportuno (e che  magari non lo è proprio…)
Perdersi nei meandri di un  libro è meraviglioso, rilassante, rigenerante (Però stiamo  attenti ai nostri occhi! Leggiamo adoperando  la giusta luce, altrimenti, una bella congiuntivite, non ce la toglierà nessuno, altroché lettura rilassante!!!!) Ma aggrappiamoci sempre , come Teseo, al  filo d’Arianna che ci permette di mantenere un contatto con la realtà!Immedesimarsi sì, ma con critica moderazione…

2 commenti:

  1. io appartengo alla categoria che ricorda a memoria le frasi dei libri, ma non li uso a sproposito ;-) .... almeno spero :-/
    Sere :-)

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