lunedì 10 novembre 2014

Diario di bordo del Patatè del 9 novembre 2014

Il 9 novembre 2014, presso la sede del Piccolo teatro Patafisico di Palermo, si è costituito il gruppo dei Patatè letterari: uno spazio fisico e intellettuale di condivisione, i cui partecipanti, mettendo insieme suggestioni ed emozioni davanti a una tazza di buon thè,  hanno deciso di intraprendere insieme un percorso di lettura creativa.
«Eccoci davanti ad uno dei soliti, banali e noiosi circoli di lettura, che vogliono darsi un tono con appellativi accattivanti ma poco convincenti...» Lettore, ti ho sentito e riesco anche ad interpretare i tuoi dubbi e le ragioni del tuo diniego: pensi che la lettura sia un'esperienza intima che non va necessariamente condivisa, trovi che riunirsi a parlare di lettura sia un passatempo un po' snob se serve unicamente a mettere in mostra una qual mania citazionista che ha del dozzinale; beh, certamente tali pensieri non ti hanno fatto desistere dall'aprire questa pagina e dal cominciare a leggere, quindi, ora che ti ho smascherato non provare a fermarti, soddisfa a pieno la tua curiosità leggendo questo resoconto, magari alla fine cambierai idea...e la prossima volta sarai dei nostri anche tu...
Dunque, abbiamo intrapreso un percorso, che, come tutti i bei viaggi che approderanno ad una qualche meta, deve essere documentato: un gruppo di amici, alcuni non lo erano ma,  da ieri, lo sono diventati (anche se, magari, ancora non lo sanno) le luci soffuse, nessun diaframma e una (non) domanda per iniziare: Noi e i libri.
Inutile in questa sede citare titoli, più costruttivo riportare le suggestioni che ci hanno accompagnato e che hanno segnato la prima tappa del nostro viaggio: abbiamo stabilito che a livello emotivo non può esistere IL libro che ci ha cambiato la vita, e ci ha trasformato in lettori, sebbene possa esistere a livello storico, quello sì, ma diciamolo pure, non è così importante...
Molto più importante è il rapporto totalizzante che abbiamo sviluppato con I libri, non privo di un carattere fortemente erotico e passionale, che in determinati periodi della vita può anche essere incontrollabile ma che è fondamentale e bruciante...
Amore per le parole, per il modo in cui sono tessute insieme (testo- textus) , in quella magia evocativo - descrittiva fatta di significati profondi nascosti e palesati nei suoni, nei colori e nei sapori evocati in ciascun libro in modo diverso e unico: e non stiamo parlando necessariamente di classici o  di libri che andrebbero riletti, analizzati, contestualizzati o decontestualizzati, ci sono racconti che leggeremo svariate volte nella nostra vita, e storie che rimarranno lì, fisse nel ricordo di un momento particolare e non le rivedremo mai più... tuttavia nessuna citazione è veramente necessaria, ogni testo (se letto con cuore innamorato) lascia un'impronta più o meno profonda, ci impressiona come pellicole fotografiche e resta in noi...  I libri SIAMO noi, noi siamo il loro sangue (lo diceva il buon Nietzsche) ascoltare una citazione comodamente seduti al tavolino, ha confermato questa anaforica (violenta e sanguigna) impressione.
Sia ben chiaro, proprio perchè eravamo tra amici, vecchi, nuovi e presunti, questa scoperta si è svolta in modo naturale, con qualche distrazione e naturale obiezione, intervallata da fresche risate neonate e da battute divertite e disincantate...non è stato forse in primo passo di una creazione? Abbiamo confermato di amare in modo fisico la lettura, di non considerarla fine a se stessa, di non ridurla ad un banale atteggiamento cumulativo ("Io di libri ne ho letti un sacco e tu nooo!!!!" "Io ho un taccuino in cui appunto i titoli di tutti i  libri che ho  letto!"), nè tantomeno citazionista...e abbiamo cominciato a scavare un solco orizzontale da seguire, inseguire e seminare... un mese di tempo per (ri)scoprire un classico (UNO SOLO, E ANCHE BREVE) internazionale, uno di quelli che ci sciroppavano a scuola...cinque titoli da sorteggiare (sì sorteggiare, per giocare un po') uno per ciascuno (per provare a formare cinque gruppi omogenei nella loro naturale disomogeneità): RUSSIA Puskin La figlia del capitano, AREA ISPANICA G. García Marquez  L'amore ai tempi del colera, FRANCIA  Voltaire Candido,  INGHILTERRA G. Orwell  La fattoria degli animali, AREA MITTELEUROPEA F. Kafka,  la Metamorfosi.
La nostra riunione si è sciolta così, con un impegno e un sorriso; nel mezzo della lettura indicheremo anche qualche suggestione da seguire per rispondere a due semplici domande, che ci permetteranno di continuare a costruirci come lettori creativi...(ci perdonino i libertini, ma per costruire un percorso, qualche paletto lo dobbiamo pur porre...)
Buona lettura o rilettura amici, ci vediamo il 7 dicembre...
E a te, scettico curioso lettore di questo diario di bordo non mi resta che dire: benvenuto, se vorrai unirti a noi...sappi che ti aspettiamo, saremo tra amici!
Un caro saluto

L.M.
Per saperne di più  https://www.facebook.com/groups/patateletterari/