Il 9
novembre 2014, presso la sede del Piccolo teatro Patafisico di Palermo, si è costituito
il gruppo dei Patatè letterari: uno spazio fisico e intellettuale di condivisione,
i cui partecipanti, mettendo insieme suggestioni ed emozioni davanti a una
tazza di buon thè, hanno deciso di
intraprendere insieme un percorso di lettura creativa.
«Eccoci
davanti ad uno dei soliti, banali e noiosi circoli di lettura, che vogliono
darsi un tono con appellativi accattivanti ma poco convincenti...» Lettore, ti
ho sentito e riesco anche ad interpretare i tuoi dubbi e le ragioni del tuo
diniego: pensi che la lettura sia un'esperienza intima che non va
necessariamente condivisa, trovi che riunirsi a parlare di lettura sia un
passatempo un po' snob se serve unicamente a mettere in mostra una qual mania
citazionista che ha del dozzinale; beh, certamente tali pensieri non ti hanno
fatto desistere dall'aprire questa pagina e dal cominciare a leggere, quindi,
ora che ti ho smascherato non provare a fermarti, soddisfa a pieno la tua
curiosità leggendo questo resoconto, magari alla fine cambierai idea...e la
prossima volta sarai dei nostri anche tu...
Dunque,
abbiamo intrapreso un percorso, che, come tutti i bei viaggi che approderanno
ad una qualche meta, deve essere documentato: un gruppo di amici, alcuni non lo
erano ma, da ieri, lo sono diventati (anche
se, magari, ancora non lo sanno) le luci soffuse, nessun diaframma e una (non)
domanda per iniziare: Noi e i libri.
Inutile
in questa sede citare titoli, più costruttivo riportare le suggestioni che ci
hanno accompagnato e che hanno segnato la prima tappa del nostro viaggio:
abbiamo stabilito che a livello emotivo non può esistere IL libro che ci ha
cambiato la vita, e ci ha trasformato in lettori, sebbene possa esistere a
livello storico, quello sì, ma diciamolo pure, non è così importante...
Molto
più importante è il rapporto totalizzante che abbiamo sviluppato con I libri,
non privo di un carattere fortemente erotico e passionale, che in determinati
periodi della vita può anche essere incontrollabile ma che è fondamentale e
bruciante...
Amore
per le parole, per il modo in cui sono tessute insieme (testo- textus) , in quella magia evocativo -
descrittiva fatta di significati profondi nascosti e palesati nei suoni, nei colori
e nei sapori evocati in ciascun libro in modo diverso e unico: e non stiamo
parlando necessariamente di classici o di libri che andrebbero riletti, analizzati,
contestualizzati o decontestualizzati, ci sono racconti che leggeremo svariate
volte nella nostra vita, e storie che rimarranno lì, fisse nel ricordo di un
momento particolare e non le rivedremo mai più... tuttavia nessuna citazione è
veramente necessaria, ogni testo (se letto con cuore innamorato) lascia
un'impronta più o meno profonda, ci impressiona come pellicole fotografiche e
resta in noi... I libri SIAMO noi, noi
siamo il loro sangue (lo diceva il buon Nietzsche) ascoltare una citazione
comodamente seduti al tavolino, ha confermato questa anaforica (violenta e sanguigna)
impressione.
Sia
ben chiaro, proprio perchè eravamo tra amici, vecchi, nuovi e presunti, questa
scoperta si è svolta in modo naturale, con qualche distrazione e naturale
obiezione, intervallata da fresche risate neonate e da battute divertite e
disincantate...non è stato forse in primo passo di una creazione? Abbiamo
confermato di amare in modo fisico la lettura, di non considerarla fine a se
stessa, di non ridurla ad un banale atteggiamento cumulativo ("Io di libri
ne ho letti un sacco e tu nooo!!!!" "Io ho un taccuino in cui appunto
i titoli di tutti i libri che ho letto!"), nè tantomeno citazionista...e
abbiamo cominciato a scavare un solco orizzontale da seguire, inseguire e
seminare... un mese di tempo per (ri)scoprire un classico (UNO SOLO, E ANCHE
BREVE) internazionale, uno di quelli che ci sciroppavano a scuola...cinque titoli
da sorteggiare (sì sorteggiare, per giocare un po') uno per ciascuno (per
provare a formare cinque gruppi omogenei nella loro naturale disomogeneità): RUSSIA
Puskin La figlia del capitano, AREA
ISPANICA G. García Marquez L'amore ai tempi del colera, FRANCIA Voltaire Candido,
INGHILTERRA G. Orwell La
fattoria degli animali, AREA MITTELEUROPEA F. Kafka, la Metamorfosi.
La
nostra riunione si è sciolta così, con un impegno e un sorriso; nel mezzo della
lettura indicheremo anche qualche suggestione da seguire per rispondere a due
semplici domande, che ci permetteranno di continuare a costruirci come lettori
creativi...(ci perdonino i libertini, ma per costruire un percorso, qualche
paletto lo dobbiamo pur porre...)
Buona
lettura o rilettura amici, ci vediamo il 7 dicembre...
E a
te, scettico curioso lettore di questo diario di bordo non mi resta che dire:
benvenuto, se vorrai unirti a noi...sappi che ti aspettiamo, saremo tra amici!
Un
caro saluto
L.M.
Per saperne di più https://www.facebook.com/groups/patateletterari/
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